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lunedì 6 maggio 2019

Cyberbullismo e sicurezza informatica

Le classi quinte della Scuola Primaria Statale di Altedo, giovedì 4 aprile dalle ore 10.00 alle ore 12.00, presso l’auditorium scolastico - Via F.lli Cervi, 12, hanno partecipato all’incontro sul tema “Il cyberbullismo, uso consapevole dello smartphone, di internet e dei social", tenuto dall’Arma dei Carabinieri di Altedo. Questo importante argomento è stato affrontato nell’ambito delle attività promosse dall’Istituto Comprensivo di Malalbergo - Baricella.
Come primo argomento è stato definito il concetto di Legalità, inteso come tutti quei comportamenti legali per la Legge. Chi si comporta in modo legale fa bene a sé stesso, agli altri, alla famiglia e alla comunità. Ciò che non viene contestato è legale. In seguito è stato trattato il tema del bullismo, definendolo come una forma negativa o azioni prepotenti su qualcuno più debole che possiede un carattere chiuso, riservato, tranquillo, … I bulli pensano di essere furbi, forti, grandi, superiori agli altri. E’ bullo anche colui che vede l’atto negativo e non dice nulla: così facendo è complice!
Diventa un modo per nascondersi dalle proprie responsabilità.
Diversamente chi parla non fa la “spia”, 
ma ha a cuore le proprie cose e quelle degli altri: le spie non esistono!
I Carabinieri hanno proseguito l’incontro descrivendo e 
spiegando il cyberbullismo (bullismo su internet).
Facebook, Instagram e altri, sono mezzi di comunicazione sociale per soli maggiorenni.
Se non si hanno diciotto anni, si possono utilizzare questi strumenti solo con la supervisione dei genitori che ci proteggono da persone male intenzionate che potrebbero estrapolare i nostri dati o foto o video e utilizzarli senza il nostro permesso. Infatti appena si mette una foto in internet non è più del proprietario.
Cosa succede se si utilizzano non correttamente questi strumenti?
Prima dei quattordici anni ne rispondono i genitori; dai quattordici ai diciotto anni esiste in carcere minorile (ex riformatorio); dai diciotto anni in poi ne si risponde in prima persona con sanzioni da adulti.
E’ stata una lezione importante dove, noi ragazzi e ragazze di classe quinta, abbiamo imparato e riflettuto sulle conseguenze che certe azioni provocano dal punto di vista morale e giuridico.
Mai così saggia è stato il detto:
“NON FARE AGLI ALTRI QUELLO CHE NON VUOI SIA FATTO A TE!”.

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